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La Chiesetta di San Colombano a quota 2.484 mt. a Oga

Oga, sopra Bormio, in Alta Valtellina, è una località del Comune di Valdisotto che comprende anche i centri abitati di Cepina, Piatta, Piazza, S. Lucia.

La festa popolare più nota e più radicata nella tradizione ogolina è quella di san Colombano, compatrono della località insieme a San Lorenzo e consistente in un pellegrinaggio alla chiesetta edificata nel Medioevo a 2484 m di quota e dedicata al monaco irlandese.

La piccola chiesetta di San Colombano, una delle chiese situate a quota più elevata, se non la più elevata (m. 2484) in Valtellina, testimonianza, insieme alla chiesa di San Gallo a Bormio, dell'opera di evangelizzazione della valle, in epoca medioevale da parte di monaci irlandesi scesi in Italia dalla vicina Svizzera proprio attraverso la Valtellina. L’Oratorio di San Colombano sulla vetta della montagna esiste fin dal 1356 (come risulta da una pergamena dalla quale si rileva che i Vicini di Oga dovevano versare tre fiorini d’oro per la conservazione di detta chiesa.

Edificata nel 1616 a 2484 m s/lm era meta di pellegrinaggio per le spose che non riuscivano ad avere figli. Questa devozione al santo irlandese è singolare: in nessuna altra zona gli vengono attribuiti poteri contro la sterilità. Forse la spiegazione deriva dall'ambiente circostante la chiesetta, che ospita una fonte ritenuta miracolosa intitolata a San Carlo. Probabilmente i poteri di queste acque, eco di un antico culto pagano, con l'avvento del Cristianesimo vennero attribuiti al santo irlandese.

Alla tradizionale Messa popolare sul "sagrato" della chiesetta, che si celebra da anni il 16 agosto, segue il rituale del pranzo per il quale ogni gruppo familiare si raduna in un unico posto per condividere con la parentela i dolci tradizionali (il manzola) o una bottiglia di buon vino o un assaggio di salame o di formaggio "de baita". Nel passato, per i paesani, reduci dal taglio della "digöir" (il secondo fieno), la festa era anche occasione per fare visita al proprio bestiame fatto salire in alpeggio già a giugno e affidato alle cure dei "pastori della comunità".

Al pellegrinaggio in quota un tempo partecipavano tutte le genti dell'Alta Valle. Così la festa religiosa diventava anche una preziosa occasione per compravendite di bestiame, per avviare trattative di matrimonio, per barattare qualche cosa. Per i giovani poi era la giornata dell'ascensione in gruppo al Pikin e al Corno  e del bagno in uno degli splendidi laghetti sovrastanti la valle di San Carlo.

 

La Parrocchia SS. Lorenzo Martire e Colombano Abate

 

La chiesa attuale, intitolata ai santi Lorenzo e Colombano, fu fabbricata nel 1924 in stile neo-gotico, dopo che un rovinoso incendio distrusse la cappella medioevale, documentata sin dal 1347. In ricordo di S.Lorenzo, santo straziato sulla graticola, ogni 10 agosto sul terrazzo naturale di Tadè che domina il paese, vengono accese le tradizionali flama de San Lorenz ( fiamme di S. Lorenzo), enormi falò che rievocano il martirio del santo e che gli storici interpretano come traccia di antichi riti pagani di rinnovamento e di rigenerazione della natura dopo il raccolto. La chiesa è a navata unica con soffitto a cassettoni lignei lavorati con lo stesso stile del tre altari, opera di intagliatori locali. All’interno sono esposte due preziose icone, una delle quali risalente al 1538. Prodotte secondo gli stilemi tedeschi, sono due esempi notevoli di Flügelaltar , letteralmente altari con le ali, detti così per via dei battenti che venivano spalancati nei giorni di festa per mostrare le opere scultoree e i rilievi, chiusi nei giorni feriali, quando i fedeli potevano osservare solo le decorazioni esterne meno fastose. Delle due, l’ancona più grande, fu commissionata all’intagliatore tedesco Giorgio Podel. A modelli nordici rimandano la fattezza dei personaggi (la Madonna con il Bambino tra i santi Lorenzo e Fedele dello scrigno sagomato), la resa delle vesti, l’intaglio dei volti e anche le interessanti scene a tempera sui battenti che propongono sul lato interno il Martirio di S. Barbara e la Maddalena attorniata dagli angeli e sul lato esterno i santi Pietro e Paolo. La seconda anconetta, di struttura più semplice, proviene probabilmente dal Tirolo. Presenta al centro la scena della Natività e sulle portelle, in altorilievo, su un fondo dorato a racemi, i santi Colombano e Lorenzo, patroni della chiesa. Sul retro sono dipinti a tempera l’Angelo e l’Annunziata.

 


 

 Il Corno di San Colombano

 Salita invernale al Passo di San Colombano

 Rassegna Stampa: da "Il Cittadino" del 22 Agosto 2009

 San Colombano e l'Alta Valtellina

 San Colombano e la Valdidentro

 


 

 


Da 1 a 22 - 16 Agosto 2009 Santa Messa

Da 23 a 47 - Santa Messa col Vescovo di Lodi Mons. Giuseppe Merisi 22 Agosto 2010

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Regione Lombardia
Provincia: Sondrio
Comune: Valditotto
Superficie: Km88
N° Abitanti: 3.216
Nome degli abitanti: Valdisottesi

Links Collegati
www.cmav.so.it/valdisotto
www.oga.so.it

 

 

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