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Il "Cammino di San Colombano"

Il Cammino di San Colombano identifica, nel suo alto valore evocativo e culturale, la concreta lettura del processo d' integrazione dei popoli europei, promosso e sostenuto nell’alto medioevo dal diffondersi del cristianesimo, mediante l'opera del monachesimo. Tale processo generò una nuova struttura culturale, all'interno della quale i contrasti etnici si smussarono senza che le differenze venissero cancellate,  delineando lo sviluppo dell’identità europea portatrice dei valori comuni che la caratterizzano:  diritti umani,  dialogo, scambio ed arricchimento culturale.  Questa lettura storica è intesa quale strumento necessario a una più approfondita e corretta comprensione dell'attualità.

Il Cammino di San Colombano è un percorso tra i più antichi esistenti e storicamente documentata.

Per "Cammino di San Colombano" si intende l’insieme delle località via via toccate dal monaco irlandese durante tutta la sua vita partendo dalla Vita Columbani di Giona di Susa, senza dubbio uno dei più importanti monumenti letterari del VII sec. Pochi scritti sono tanto preziosi quanto la Vita Columbani. Di fatto, dopo gli scritti stessi dell’Abate, che hanno fornito un eccellente aiuto al biografo, la Vita Columbani è la fonte più immediata, e per questo, più attendibile. Del resto Giona  si trova nella condizione per accreditare e fondare la veridicità del suo racconto per il fatto di  disporre delle testimonianze dirette relative alla vita dell’Abate. Nel prologo afferma di redigere la vita di Colombano “per unanime invito dei fratelli e per ordine dell’abate Bertulfo” e “incoraggiato anche da fatto che sono ancora numerosi coloro che sono vissuti al suo tempo e sono stati testimoni delle sue imprese  e quindi sono in grado di riferire non quello che hanno sentito raccontare, ma quello che hanno visto”. E precisa ancora “di  non aver inventato nulla e neppure di aver dovuto risalire a  fonti lontane ma ha potuto invece usufruire delle garanzie di testimonianze immediate o di fresca provenienza”. Ripeterà più avanti: “Abbiamo riferito fatti appresi da testimoni affidabili, riconosciuti validi e tali che ci sembrava impossibile ometterli, senza renderci colpevoli di negligenza”.

 I luoghi raggiunti da Colombano  costituiscono elementi  fondamentali nel  racconto delle gesta del grande monaco. Dopo un breve accenno agli anni della giovinezza nel paese natale, Giona  si sofferma sul ventennio passato in Gallia (590-610) e quindi il tempo del tribolato percorso verso l’Italia del nord, concluso a Bobbio, una sorte di terra promessa, anche se il soggiorno sarà breve, dall’autunno del 614 al 23 novembre 615.

Accanto alle località che costellano una vita completamente consumata a viaggiare sono state individuate altre città o paesi che la secolare tradizione,  conservata ancora oggi dalle popolazioni ivi residenti, vuole solcati dalle orme di questa straordinaria figura dalla personalità europea e testimoniata da pievi,  edicole, cappelle, santuari, chiese erette per perpetuarne la memoria.

Il Cammino di San Colombano è ancora oggi, a distanza di quattordici secoli, un cammino di vita animato e vissuto. Il movimento colombaniano  non solo lo ha riscoperto, ma da esso attinge per un originale contributo alla costruzione della nuova Europa impegnata in un difficile processo di unificazione e integrazione tra popoli.

Su tale premessa si innesta l'idea di sottoporre al Consiglio d’Europa la richiesta di riconoscimento del Cammino di San Colombano quale Itinerario Culturale Europeo.


Note di viaggio, di Guido Maria Ratti
   parte I   : nascita ed adolescenza 
   parte II  : studio presso la Cleenish Island
   parte III : la maturità. Il monastero di Bangor
   parte IV : la traversata per mare. Il passaggio in Cornovaglia

La Peregrinatio pro Christo

Santi, monaci, asceti, eruditi, pellegrini: gli irlandesi cominciarono con Colombano a stupire l’Europa, e a guardare allo stesso tempo con interesse ad essa.  Occorreva qualcuno che portasse il Vangelo in terre devastate dalle guerre e dalle carestie.

A cinquant’anni, dopo una vita di studio e preghiera vissuta nella pace operosa di Bangor, Colombano decise di salpare per il continente europeo insieme a dodici compagni, a bordo di fragili barche.
 

Staccarsi dall’Irlanda era un duro sacrificio: scegliere il martirio bianco, diventare esuli per amore di Cristo, andare ad annunciarlo in luoghi e tra popoli sconosciuti. Per Colombano e i dodici compagni si trattava anzitutto di una scelta ascetica, ma da essa scaturì in seguito il grande movimento missionario irlandese verso il continente.

La vita monastica irlandese si era venuta a differenziarsi dal suo modello egiziano per due importanti aspetti: fin dall’inizio i monaci irlandesi, a differenza dei “Padri del deserto”, apprezzarono come detto la letteratura e ogni attività culturale. In secondo luogo, il movimento monastico fu un movimento missionario. Se i monaci orientali avevano scelto il deserto per il loro ritiro dal mondo, gli irlandesi volsero lo sguardo a quell’immenso deserto d’acqua che circondava la loro isola: l’oceano, andando a cercare la solitudine nel mare impenetrabile. Il monaco irlandese dall’animo curioso e intellettualmente assetato, animato da un forte desiderio di offerta totale di sé non aveva come ideale la stabilitas loci benedettina, la stanziarietà tranquilla e laboriosa, ma la peregrinatio pro Cristo.
Fu per riconoscenza, fu per curiosità, fu per penitenza, ma in ogni caso alla fine del VI secolo l’Irlanda si mosse incontro all’Europa.


Partendo dalle località citate nella Vita Columbani di Giona, tracceremo l’itinerario per la gran parte compiuto negli ultimi 25 anni di vita di Colombano; alcune di esse sono ben identificate con città o villaggi, altre sono riconducibili a località oggi esistenti attraverso ricerche e studi compiuti in epoche successive. La proposta della Via di San Colombano abbraccia anche altre realtà posizionate sul percorso, suffragate dalla tradizione plurisecolare, o spesso dedotte da documenti posti a fondamento della loro storia.

 


                     IRLANDA
Leinster
Cleenish Island
Bangor 

 

                     GRAN BRETAGNA
St. Columb Minor
St. Columb Major

 

                     FRANCIA
St. Coulomb
Rouen
Soisson
Reims
Chalon-sur-Saone
La Voivre (Annegray)
Sainte Marie-en-Chanois
Noroy-lès-Jussey
Luxeuil-lès-Bains
Fontaine-lès-Luxeuil
Trevilly
Epoisses
Besancon
Autun
Avallon
Saint Moré
Auxerre
Nevers
Orleans
Tours
Nantes
Soisson
Parigi
Meaux
Poincy
Ussy-sur-Marne
Metz
Strasburgo
                     
                     GERMANIA

Coblenza
Magonza

                     SVIZZERA

Basilea
Zurigo
Tuggen
Arbon
San Gallo
Coira
Blenio
Septimerpass
Casaccia
Disentis
Blenio
Bellinzona

                     AUSTRIA
Bregenz

 

                      ITALIA
Novate Mezzola
Mantello
Traona
Vaprio d'Adda
Como
Milano
San Colombano al Lambro
Bobbio
Coli

 


 Riepilogo delle Tappe del "Cammino di San Colombano"

 La Peregrinatio storica di San Colombano

 Viaggio di San Colombano

 Viaggio di San Colombano - Dall'Irlanda all'Europa

 Viaggio di San Colombano - La Via dell'Esilio

 Viaggio di San Colombano - Verso Bregenz

 Viaggio di San Colombano - L'arrivo in Italia 

 Pellegrini Inglesi nel Medioevo - Tradizione Penitenziale e Pratiche di Pellegrinaggio, di Anna Spezia

 Il Pellegrinaggio nel Sistema Penitenziale del Medioevo, di Ilaria Sabbatini

 

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