Questo sito utilizza cookie tecnici o assimilati, per rendere più agevole la navigazione e garantire la funzione dei servizi. Per approfondire, leggi la Privacy Policy.

 


L'Abbazia di Sant'Andrea di Borzone

Nel luogo in cui sorge l’abbazia di Borzone, in Val Sturla, i Bizantini eressero al tempo della “guerra gotica”, nella prima metà del VI sec., un baluardo difensivo sede di un distaccamento militare, a presidio di un itinerario transappenninico che dalla regione rivierasca conduceva in Val Padana.

Quando e da chi sulle rovine della fortezza bizantina fu edificata la chiesa con annesso monastero col titolo di Sant’Andrea continua ad essere motivo di incertezza e discussione storica. Il documento che menziona per la prima volta il monastero di Borzone è una bolla del 1120 di papa Callisto II (1119-1124) che ne conferma il possesso all’Abbazia di San Pietro in Ciel d’Oro di Pavia, ma molti indizi inducono a ritenerlo di fondazione più antica.

Un’ininterrotta tradizione locale lo indica come fondazione dell’Abbazia di San Colombano di Bobbio, nell’Appennino piacentino. Tuttavia le circostanze che il nome del monastero di Borzone non compaia negli antichi documenti bobbiesi insieme con l’altra che la bolla papale citi Borzone assieme ad altre dipendenze pervenute all’abbazia pavese, essa pure colombiniana per dotazione del re longobardo Liutprando (712-744), proporrebbero una retrodatazione della sua erezione di alcuni secoli. Se tali ipotesi corrispondono a verità, anche il suo assoggettamento alla ricca e potente abbazia di Pavia potrebbe risalire alle origini, nella prima metà dell’VIII sec., ad opera dello stesso Liutprando.

Venendo meno a Borzone la presenza monastica colombiniana l’arcivescovo di Genova Ugo della Volta (1163-1188) ne decise il restauro del complesso ormai decadente. Per ridare vita all’antico monastero fece appello alla congregazione benedettina francese denominata “La Chaise Dieu” (dal nome dell’Abbazia  madre situata nell’Alvernia e allora già largamente rappresentata in Italia con diverse fondazioni).  Così il 17 giugno 1184 i monaci benedettini accoglievano la donazione del monastero di Borzone.
Contestualmente all’insediamento dei monaci il monastero fu elevato nello stesso anno al rango di Abbazia. A quell’epoca l’Abbazia di Borzone dominava tutto il bacino dello Sturla e aveva sotto il suo patronato una quindicina di chiese della regione, due priorati e un ospizio.

I monaci benedettini de “La Chaise Dieu” continuarono la loro presenza a Borzone fino agli esordi del XVI sec. Nel 1535 cessa la loro presenza e l’abbazia divenne commenda, realtà che perdurò sino al 1847. Tra i numerosi abati commendatari ricordiamo anche il card. Michele Ghislieri (dal 1561 al 1566), il futuro papa San Pio V. Dal 1847 in poi essa rivesti la funzione di chiesa parrocchiale sino al 1890 anno in cui dalla santa Sede le fu ridato il titolo e l’onore di sede abbaziale.

Nel 1910 l’abbazia di Borzone fu dichiarata monumento nazionale. Ad iniziare dall’anno 2000,  dell’arch. B. Repetto si è proceduto a un restauro conservativo dell’intero complesso abbaziale inaugurato il 26 luglio 2009. Attualmente esso ha assunto la destinazione di “Casa di Preghiera e Accoglienza”.

L’abbazia di Sant’Andrea, situata in posizione solitaria e suggestiva in una valle nelle vicinanze di Borzonasca è uno dei complessi monumentali più significativi della Valle Sturla e di tutta la Liguria. La chiesa ha subito diverse modifiche nel corso del tempo, l’aspetto attuale risale per la maggior parte al XIII-XIV secolo; costituisce un caso unico nell’architettura ligure, soprattutto per lo studiato accostamento di materiali diversi, la pietra e il mattone, che produce un effetto cromatico insolito e raffinato. Un altro aspetto caratteristico dell’abbazia è dato dalla torre campanaria, piuttosto imponente.

Fanno parte del complesso abbaziale anche la canonica, la sacrestia e la foresteria. Tra la chiesa e la foresteria sono presenti i resti di otto pilastri quattrocenteschi, probabilmente appartenenti ad un antico porticato. All’interno della chiesa di Borzone si trovava il polittico di "Sant’Andrea", eseguito nel 1484 da Carlo Braccesco, attualmente conservato nel Museo Diocesano di Chiavari.

 
L'Abbazia di Borzone - foto
Il volto megalitico di Borzone - video 1
Il volto megalitico di Borzone - video 2
Il volto megalitico di Cristo a Zolezzi

 


 Sant Andrea di Borzone

 Storia dell'Abbazia Sant'Andrea di Borzone

 L'Abbazia di Borzone, fondazione colombaniana?

 Il volto megalitico di Borzone


Cerca


Regione Liguria 
Provincia: Genova
Comune: Borzonasca
Superficie: Km80,04
N° Abitanti: 2.190
Nome degli abitanti: Borzonaschini

 Links Collegati
www.abbaziaborzone.it

 

 

Associazione Amici di San Colombano per l'Europa - Via Ottavio Steffenini, 207 - 20078 San Colombano Al Lambro (MI) - C.F. 97481110159 - Privacy Policy