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A pochi giorni dal pellegrinaggio del Vescovo di Lodi, Mons. Giuseppe Merisi, Delegato Cei alla Conferenza degli Episcopati dell’Unione Europea, San Colombano, ha ricevuto l’omaggio dal Capo di Stato Irlandese, in visita in Italia in occasione dei 50 anni dei Trattati di Roma firmati il 25 marzo 1957. La Sig.ra  Mary Patricia McAleese ha voluto fare tappa  nella città di Bobbio per onorare le spoglie di una grande figura di evangelizzatore, che in questi anni, anche nel suo Paese di origine, è stato rivalutato, riscoperto, grazie soprattutto all’opera svolta dalla Parrocchia di San Colombano al Lambro. Un gesto significativo proprio alla vigilia di un importante anniversario nella storia dell’Europa, una sosta di preghiera per invocare colui che Robert Schuman considerava “l’unico patrono di coloro che si prodigano a costruire l’Europa Unita”.

Già nel 2004, il 23 novembre, nel giorno in cui la Chiesa ricorda il santo monaco irlandese, ha inaugurato nel cuore di Parigi, all’Istituto Culturale Irlandese, una statua in suo onore, voluta e realizzata dalla Conferenza Episcopale Irlandese in segno di riconoscenza per la sua opera e di riconciliazione tra i popoli dopo anche gli sviluppi positivi nel cammino di convivenza e crescita comune tra cattolici e protestanti di questi ultimi anni.

Dopo la storica visita del Presidente del Parlamento Europeo Pat Cox il 23 aprile 2004 e del Superiore Generale dei Missionari di San Colombano nel settembre 2006, quella del Presidente della Repubblica d’Irlanda è stata un’ulteriore conferma a sostegno dell’impegno decennale di annoverare questa figura tra i protettori dell’Europa, in particolare di coloro che sono impegnati per la sua costruzione oltre ad eleggerlo custode delle radici cristiane, che già nel secolo in cui il monaco irlandese ha vissuto, il VII,  sono state difese attraverso la diffusione del Vangelo salvando una civiltà in disfacimento, minacciata dalle invasioni barbariche.

La storica visita è avvenuta nella mattinata del 21 marzo, nella felice coincidenza con la festa di San Benedetto, Patrono dell’Europa; a salutare l’illustre pellegrina un cielo terso e un sole tiepido, in uno scenario inconsueto per la stagione, con l’Appennino piacentino imbiancato dall’abbondante nevicata del giorno prima. Il Primo Cittadino della terra di Colombano è stato accolto festosamente dallo sventolìo di tante bandierine bianco-verdi-arancione dei bambini delle scuole. La breve visita  alla cittadina fondata dal monaco irlandese si è svolta all’abbazia e alla cripta davanti all’elegante sarcofago che conserva i resti dell’abate fondatore e dove il Procuratore dei Missionari di San Colombano ha pronunciato in lingua gaelica  una preghiera di invocazione e affidamento.  Donna credente e di religione cattolica, non ha nascosto la sua soddisfazione mista a commozione, nel suo discorso pronunciato nel salone municipale di fronte alle autorità civili e militari di Bobbio e tante altre personalità convenute per l’eccezionale momento: “

La Sig.ra McAleese  prima di incontrare a Roma il Presidente Napoletano,  il Papa e il Cardinale Segretario di Stato, ha voluto compiere questa visita, per attingere dal carisma di quest’uomo, aiuto e protezione per il delicato compito di costruire la moderna Europa che già Colombano considerava come un’unica entità (Totius Europae) e per questo progetto di unità di popoli ha lavorato instancabilmente fino alla sua morte avvenuta proprio a Bobbio.


 Discorso del Presidente

 

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