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Il Santuario di San Colombano

Come lascia intendere in modo inequivocabile il toponimo, questo paese è collocato all´interno della valle solcata dal torrente Casotto le cui acque, superate le impetuose e ripide tortuosità dei tratti alpini, qui incominciano a scorrere larghe e quiete. Il paese fu, durante il periodo fascista, sotto la giurisdizione di San Michele, e riottenne il proprio riconoscimento di Comune autonomo solo nei primi anni del dopoguerra.

Sulla destra orografica del torrente, la provinciale si inerpica per ampi tornanti e raggiunge presto il paese, suddiviso in due borgate, la Sottana a 735 m. di quota, sede municipale e la Soprana, a 824 m. Percorrendo il paese si incontrano numerose chiese, alcune delle quali sono purtroppo in cattivo stato di conservazione; da questo luogo si dipartono alcune strade panoramiche che consentono di effettuare itinerari attraverso luoghi di grande effetto.

La storia più remota di questo centro, pur conservando molte incognite, ruota intorno al santuario di San Colombano dove venne ritrovata una lapide con iscrizioni latine, mentre il nome pare sia ascrivibile alla presenza in questo luogo di un antico monastero di suore benedettine collegato con l´antico convento di Pogliola.

Arroccato su un altura che sovrasta le due borgate è situato il Santuario di S. Colombano, costruito intorno al 1000 dai monaci benedettini che lo dedicarono a questo santo di origine irlandese, raffigurato nelle Valli Monregalesi come un soldato romano, forse per simboleggiare il forte legame tra azione religiosa e politica dei monasteri.
 
Alla festa di San Colombano le due borgate di Soprana e Sottana facevano da gara per contendersi la  protezione del Santo, la cui chiesa era quasi a metà strada. Ciascuna nelle sue processioni  cantava:
“San Colomban l'é nostro, ora pro nobis! e gli altri a rispondere: Tant l'é nostro come vostro, ora pro nobis!.

La chiesa attuale è formata da due corpi di epoca differente: uno longitudinale più antico ma di datazione incerta, con campanile incorporato e uno a pianta quadrata, barocco (1645). Nel corso degli anni sono state apportate alcune modifiche alla struttura, in ultimo, nel 1884, fu rifatto il porticato con tetto a vista dell'attuale facciata. All´interno sono ancora visibili quadretti ex-voto a testimonianza della devozione al Santo, mentre all´esterno vi è l'antica "Conca" o "Arbi", una pietra scavata ad incavo dove si raccoglieva liquido oleoso che pare avesse proprietà miracolose.

 

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Regione Piemonte
Provincia: Cuneo
Comune: Monasterolo Casotto
Superficie: Km7
N° Abitanti: 105
Nome degli abitanti: Monasterolesi

 

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