Calco è un grazioso paese della Brianza ubicato tra le belle colline che fiancheggiano l'Adda, a nord-ovest del caratteristico laghetto di Sartirana. Il territorio comunale comprende anche il vicino centro di Arlate, situato più ad est, su di un terrazzamento prospiciente il corso del fiume Adda. Il toponimo Arlate pare comparire nel 1086, da antichi documenti di vendita di terreni (“in loco ubi dicitur Arcelate”).
La chiesa dedicata ai SS. Gottardo e Colombano sorge sul punto più alto del poggio che domina la valle solcata dall’Adda, in posizione tale da essere allineata con la torre del castello di Cisano Bergamasco, che si trova sul lato opposto del fiume, in provincia di Bergamo. Per queste caratteristiche si pensa che il nucleo originario della chiesa fosse inserito in un sistema di strutture fortificate poste a difesa del fiume Adda. Dopo il X secolo, persa la funzione di difesa strategica, le costruzioni vennero trasformate in un piccolo monastero il cui atto di fondazione risale al 1162, e di lì a pochi anni fu fondata anche la chiesa.
Dal 1311 al 1340 il monastero fu abitato da otto monache benedettine dipendenti dal priorato di Pontida e guidate dalla badessa Allegranza dei Molteno, una monaca cieca, sorda e muta, che governò la sua minuscola comunità con pugno di ferro. Alla sua morte, le monache erano soltanto due. A quel punto, il monastero dell’Annunciata di Milano fece richiesta al Pontefice Sisto IV affinché la piccola chiesa di Arlate fosse posta alle sue dipendenze. Il papa diede l’assenso, a patto che la struttura fosse preservata in buono stato. Ma purtroppo la lontananza tra Arlate e i nuovi proprietari di Milano non favorì la conservazione dell’edificio. Solo in epoca barocca, quando la chiesa era ormai in rovina, si compirono i primi interventi di restauro che riuscirono a salvare l’antico nucleo romanico.
Gli agostiniani milanesi dell’Annunciata tennero il monastero fino alle soppressioni napoleoniche. Dal 1810 la chiesa fu istituita in parrocchia del vicariato foraneo di Brivio, inaugurando una nuova fase della sua storia.
Incuriosisce la duplice dedicazione a Colombano e Gottardo. Vescovo e abate cluniacense, quest’ultimo, e quindi caro alla memoria dei benedettini, invocato contro la grandine, la febbre, le malattie dei fanciulli per i molti miracoli compiutisi in suo nome. Missionario, invece, il primo, proveniente dalla lontana Irlanda e promotore di un grandioso rinnovamento evangelico e culturale. La chiesa di Arlate, insomma, potrebbe avere un’origine ancora più antica, precedente al Mille e scaturita, chissà, dalla presenza di quei monaci nordici e itineranti. Solo una congettura non priva di un qualche fascino.
La Chiesa dei SS. Gottardo e Colombano
La Chiesa dei SS. Gottardo e Colombano, di Vincenzo Calò
Rassegna stampa: da "Il Cittadino" del 15 ottobre 2011
Da 1 a 13 - Gemellaggio con la Parrocchia di San Colombano al Lambro del 09 Ottobre 2011